Dopo la bollinatura da parte della Ragioneria dello Stato e la firma del presidente della Repubblica, il Disegno di legge di Bilancio, il Ddl Bilancio 2025, è approdato alla Camera dei deputati per la discussione nella commissioni e in aula. Al solito, potrebbe subire tagli, variazioni e modifiche. Ma quest’anno potrebbe essere diverso. Vediamo quali sono le agevolazioni previste per i lavori in edilizia, case e immobili in genere, soprattutto per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.
Il Ddl di Bilancio 2025 è finalmente approdato alla Camera dei deputati per diventare fra qualche settimana la legge di Bilancio per il 2025, il provvedimento fondamentale del Governo e dello Stato. Ne stanno parlando ampiamente radio, tv, giornali, siti e media vari. Vediamo che cosa prevede per le agevolazioni per i lavori in edilizia, argomento che interessa i clienti finali e gli operatori del settore, serramentisti e rivenditori in prima linea. Naturalmente ogni cambiamento sarà possibile in sede di dibattito parlamentare.
Ddl di Bilancio 2025 e le detrazioni in edilizia
Il pensiero del Governo in merito è racchiuso nelle 865 parole dell’articolo 8 del Ddl Bilancio 2025. E’ intitolato “Detrazioni delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici”.
Bonus Casa e Bonus Mobili
Come anticipato qualche giorno fa, vedi news, dall’on. Leo, viceministro del MEF, il Bonus Casa viene confermato per il 2025 per i lavori di ristrutturazione ma solo delle prime case di proprietà. Per i lavori di ristrutturazione delle seconde case l’agevolazione scende dall’attuale 50% al 36%. Il tetto di spesa rimane di 96mila euro. Collegato al Bonus Casa è il Bonus Mobili che viene pure confermato. Permane l’attuale detrazione al 50% per un massimale di spesa di 5mila euro. E’ curioso il fatto che i lavori sulle seconde case godranno del 36% mentre i mobili, il cui acquisto è reso possibile dai lavori al 36%, godranno della più favorevole aliquota del 50%.
Ecobonus e Sismabonus
Tutte le diverse varianti di detrazioni per questi interventi di efficientamento energetico e di riqualificazione antisismica vengono ricondotte per il 2025 all’unica aliquota del 50%. Ma, attenzione, anche qui solo per le prime case. Per le seconde case l’aliquota delle detrazioni è ricondotta all’antico 36%. Un valore poco interessante per i clienti finali, tale da stimolare un forte riemergere del nero.
Superbonus
Oramai l’aliquota per i lavori che una volta godevano del 110% scende al 65% ma con molti limiti. Il primo è che i lavori devono essere iniziati il 15 ottobre scorso. Poi ci vorranno la CILA (entro il 15 ottobre) e la delibera condominiale per i lavori in condominio. Insomma, è quasi la fine di un provvedimento epocale.
Bonus Barriere
Rimane implicitamente confermato per il 2025 il Bonus Barriere architettoniche al 75% con l’aliquota più alta tra tutti i bonus ma con paletti da rispettare. Vale infatti solo per scale, rampe, ascensori, servoscale e piattaforme elevatrici. A suo tempo, a fine 2023, l’articolo 3 del cosiddetto decreto-legge Superbonus DL 212 che ha varato la revisione del Bonus 75%, ha pure eliminato con incomprensibile cattiveria bagni, porte per interni, porte d’ingresso e automazioni di serramenti e chiusure, vedi news. Come se questi elementi e componenti edilizi non avessero influenza sulla vita di chi è men fortunato di noi.
Cancellato, infine, il Bonus Verde al 36% introdotto anni fa per la riqualificazione verde di terrazze e giardini.
Ennio Braicovich
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